Attività Galvanica

UNA TECNOLOGIA NATA IN ITALIA

La storia della galvanica inizia nel 1791 quando Luigi Galvani scoprì il “fluido elettrico”.
Con l’invenzione della pila di Alessandro Volta nel 1800 inizia la moderna tecnologia galvanica. Nello stesso anno 1800 a Pavia, Luigi Valentino Brugnatelli eseguiva le prime elettrodeposizioni di argento, zinco e rame.

IL PROGRESSO CONTINUA

Oggi la galvanica, pur rinnovandosi senza sosta, si qualifica come tecnologia matura per la lavorazione massiva di svariati substrati e il conferimento agli stessi di speciali proprietà superficiali. I rivestimenti galvanici prolungano la vita dei componenti e determinano un utilizzo conservativo delle nostre risorse, con interessanti riflessi per l’ambiente. Depositi galvanici sono poi utilizzati in applicazioni ad alto contenuto tecnologico: le interconnessioni in rame nei circuiti integrati, lo strato otticamente attivo in rutenio per la litografia EUV, la realizzazione di microstrutture meccaniche mediante elettroformatura di nichel.

PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

La moderna attività galvanica contribuisce al risparmio di risorse e alla riduzione di gas serra e rappresenta un’industria perfettamente in linea con la filosofia dello sviluppo sostenibile.

L’elettrodeposizione è oggi in grado di produrre rivestimenti molto sottili di metalli di valore come zinco, nichel, cromo ecc., con spessore di pochi micrometri, su materiali di base altrimenti destinati a deteriorarsi molto rapidamente. Ciò consente, ad esempio, di proteggere contro la corrosione una tonnellata di viti in acciaio con solo 1 kg di zinco.

Con i moderni trattamenti, l’elettrodeposizione delle superfici permette di raddoppiare la durata delle auto, migliorandone anche l'efficienza in termini di consumi di carburanti e dimezzando l'emissione di gas di serra. Inoltre, senza il cromo duro a spessore i moderni aerei non potrebbero volare e atterrare (movimenti flap e carrelli).